Regionali Sicilia, Renato Schifani: «Vittoria di tutto il centrodestra»

Regionali Sicilia, Renato Schifani: «Vittoria di tutto il centrodestra»


Mezzogiorno, 26 settembre 2022 – 19:05

Avvocato, 72 anni, stato presidente del Senato. Lasci Berlusconi per Alfano ma poi rientr alla base. Il veto opposto da Forza Italia alla ricandidatura di Musumeci gli ha aperto la strada verso Palazzo d’Orleans. Sar il governo delle competenze

di Roberto Chifari

una vittoria di tutto il centrodestra. Tutti avranno pari dignit, al di l dell’entit dei consensi che influiranno sulla composizione della giunta. Ma ribadisco che sar il governo delle competenze. Cos Renato Schifani in conferenza stampa, a Palermo, facendo il segno di vittoria con le dita. Ringrazio Berlusconi, Meloni, Salvini, Romano, Tot Cuffaro quando mi hanno dato la notizia della candidatura – afferma -. Questa vittoria favorir il popolo siciliano, perch ci sar sinergia col governo nazionale.


La vittoria alle Regionali

Anche il risultato delle consultazioni per le elezioni regionali in Sicilia per lo pi definito. Il candidato a governatore del centrodestra parla in prima serata, quando secondo le proiezioni si mantiene stabile oltre il 40% doppiando il risultato del leader di Sicilia Vera Cateno De Luca, seguono poi la candidata di Pd e Centopassi Caterina Chinnici e l’esponente del M5s Nuccio Di Paola. Renato Schifani si appresta a diventare il nuovo presidente della Regione Siciliana. Succede a Nello Musumeci, il cui governo durato 5 anni con l’appoggio di tutto il centrodestra. L’ex governatore aveva provato anche a ricandidarsi con il sostegno di Fratelli d’Italia ma il veto di Forza Italia e, in particolare, del coordinatore regionale degli azzurri, Gianfranco Miccich, che gli ha sbarrato la strada verso la riconferma. Musumeci stato per eletto al Senato con Fratelli d’Italia ed oltre 150.000 preferenze. Il mio impegno per la Sicilia continuer al Parlamento nazionale, dice da Fb il neo senatore di FdI.

Chi Schifani

Schifani, 72 anni, avvocato di professione. stato presidente del Senato nella XVI legislatura ed l’uomo indicato dal centrodestra siciliano per proseguire sulla strada intrapresa dal 2017 da Nello Musumeci. Una vita spesa per la politica, prima alla Democrazia Cristiana, poi a met degli anni Novanta ha aderito a Forza Italia, divenendo responsabile regionale dei Dipartimenti del partito. stato eletto al Senato alle elezioni politiche italiane del 1996 nel collegio uninominale palermitano di Altofonte-Corleone, in rappresentanza della coalizione di centrodestra. Nella sua prima legislatura stato capogruppo di Forza Italia nella commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama ed ha fatto parte della Commissione bicamerale per le riforme. Nelle elezioni politiche del 2006 viene rieletto senatore per la terza volta, per Forza Italia, nella circoscrizione Sicilia. Alle elezioni politiche del 2008 stato eletto per la quarta volta, sempre in Sicilia, per Il Popolo delle Libert. Nel 2013 lascia il Pdl e passa al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, tre anni dopo rompe con l’ex delfino di Berlusconi per rientrare proprio in Forza Italia. Negli ultimi sette anni ha proseguito la campagna politica sempre al fianco di Berlusconi. Adesso la sua candidatura per la corsa di Palazzo d’Orleans sostenuto dalle forze attuali del centrodestra: Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Unione di Centro, Democrazia Cristiana, Popolari e Autonomisti.

Il 41bis nel giorno di Borsellino

Era il 2008 quando l’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano e l’allora presidente del Senato Renato Schifani nel giorno dell’anniversario della strage di via d’Amelio, dove persero la vita il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta, fecero diramare dagli uffici del Viminale una circolare definita pi restrittiva sul 41bis, nell’applicazione del carcere duro tra detenuti e per eliminare ogni tipo di comunicazione tra boss. La circolare diventata negli anni un vessillo contro le mafie da parte di Schifani e Alfano.

Il processo Montante

Una tegola per Schifani il processo che riguarda l’ex numero di Confindustria Sicilia Antonello Montante, che ha preso il via alla fine del 2018, con 17 imputati, e il secondo, iniziato quest’anno, il cosiddetto “Montante bis” con 13 imputati tra esponenti politici, ex assessori regionali, imprenditori e rappresentanti delle forze dell’ordine. Tra gli imputati c’ anche Schifani che in un primo momento era accusato solo di favoreggiamento e rivelazione di notizie riservate, ma nella seconda tranche, su richiesta della Procura di Caltanissetta, dovr rispondere anche di concorso esterno in associazione a delinquere. Sono sorpreso e allibito – ha detto subito dopo aver avuto notizia della nuova accusa -. Quando avr cognizione delle indagini che sino ad oggi sono a me ignote, mi difender nelle opportune sedi della Giustizia nella quale nutro sempre fiducia.

La telefonata di Berlusconi

L’imprimatur alla candidatura di Schifani arrivata qualche mese fa direttamente da Berlusconi che in una telefonata ai suoi dirigenti aveva dato il benestare alla candidatura dell’ex presidente del Senato dopo la decisione di non confermare pi il sostegno a Musumeci. In nottata la notizia dell’eventuale vittoria arrivata dal coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani. Pare proprio che sar Renato Schifani il prossimo presidente della Regione Siciliana – ha detto Tajani -. Noi abbiamo sempre lavorato per l’unit del centrodestra, non facciamo la corsa contro gli alleati, siamo tre partiti diversi ma noi ci siamo dimostrati il centro politico alternativo alla sinistra.

26 settembre 2022 | 19:05

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